Il 27 giugno una delegazione del nostro Club composta da Stefano Burroni, Andrea Santini, Claudio Giomini ed Antonella Cottini si è recata presso la sede della Qua.Vi.O. per la consegna del service realizzato grazie anche, e principalmente, al ricavato del Torneo di Golf con annessa lotteria. Molto cordiale, emozionata ed emozionante è stata l’accoglienza ricevuta dalla Presidente Vanna Galli, che dirige l’associazione dal 2006, dalla Professoressa Bonizella Biagioli, storica Consigliera e soprattutto volontaria e coordinatrice delle trasfusioni domiciliari, dal Tesoriere Dott. Luigi Di Martino e da Martina Frullanti, volontaria esperta di Educazione al fine vita.
Ci hanno spiegato come l’Associazione, nata nel 1990 per supportare i malati oncologici dopo la dimissione dall’ospedale, in seguito ha iniziato ad assistere anche persone affette da altre patologie gravi neurologiche e degenerative quali la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).
Conta attualmente di 29 volontari che quotidianamente si dedicano ai meno fortunati che si trovano a vivere l’ultima tappa della loro vita forzatamente dimessi dagli ospedali, senza la sicurezza della prosecuzione di cure domiciliari adeguate e con la presa in carico dai servizi sociali spesso in ritardo. Oltretutto stiamo vivendo un momento in cui si osserva un continuo aumento di persone sole ed indigenti dovuto all’invecchiamento della popolazione, al disgregamento della famiglia, all’allontanamento dei figli per motivi di lavoro ed emigrazioni.
L’Associazione si trova a combattere continuamente con i problemi economici che comunemente assillano chi vive solo di donazioni, ed in tale contesto ha trovato particolare apprezzamento il nostro contributo. Lo stesso servirà per finanziare in buona parte il “PROGETTO COSTITUZIONE FONDO PER ASSISTENZA A PERSONE MALATE E SOLE”, progetto che prevede la formazione di volontari a supporto di Operatori Socio Sanitari (OSS) e di Operatori per l’Assistenza di Base (ADB) ed il finanziamento di circa 250 ore di prestazioni di OSS ed Operatori ADB nell’arco di 18 mesi. Il progetto non accolto da altre Istituzioni a cui era stato presentato, ha invece trovato nel nostro club una buona parte del contributo necessario e ciò ci deve rendere orgogliosi, ancora una volta, della nostra attività di service.
(S.B)